I Missionari Redentoristi di tutto il mondo, il prossimo 8 novembre 2020, si uniscono nella preghiera per celebrare la “Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni redentoriste”.
E’ un momento forte di unità per tutta la Congregazione voluta da s. Alfonso (1732) al fine di “seguitare” l’esempio del nostro Redentore nell’annunciare la sua parola in ogni luogo e soprattutto ai poveri ed ai più abbandonati.
Ma perché questo accada, c’è bisogno di nuove forze, nuove disponibilità…
“La mèsse è grande, ma gli operai sono pochi; pregate dunque il Signore della mèsse perché spinga degli operai nella sua mèsse.” (Lc 10,2).
Un motivo di gratitudine nasce, se guardiamo “ai tanti consacrati e ministri di Dio che nella silenziosa dedizione di sé, perseverano incuranti del fatto che il bene spesso non fa rumore…
Essi continuano a credere e a predicare con coraggio il vangelo della grazia e della misericordia a uomini assetati di ragioni per vivere, per sperare e per amare.
Non si spaventano davanti alle ferite della carne di Cristo, sempre inferte dal peccato e non di rado dai figli della Chiesa” (Papa Francesco, citato da “Il dono della fedeltà e la gioia della perseveranza” – Congreg. per gli Istituti di Vita Consacrata, 2.2.’20 -, n° 5).
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